A proposito di lettura e scrittura

A proposito di lettura e scrittura

Per spiegare alcune scelte che sono alla base del corso di scrittura e dei brani che presenterò, alcuni dei quali presenti nell’antologia creata a due mani, ricorro al post scritto dalla collega Lisa Bentini il 21 giugno 2019:

Leggevo un articolo su La lettura del Corriere delle Sera a proposito di “Anthology!”, non la solita antologia formato mattone, che non fai in tempo a sfogliarla che ti passa la voglia, bensì un’antologia tascabile la cui caratteristica principale è quella di essere stata fatta da studenti tra 14 e 19 anni. Sì, proprio così, adolescenti che hanno scelto i loro testi, di qualsiasi tipologia testuale, di qualsiasi tradizione letteraria, di qualsiasi epoca storica. Non ho potuto non pensare allora alla nostra avventura di “Leggere per scrivere”, antologia letteraria nata per Cpia, ma che in realtà può benissimo essere utilizzata sia nella scuola secondaria di primo grado che nel biennio della secondaria di secondo grado. Entrambi i progetti, “Anthology!” e “Leggere per scrivere”, mi sembrano infatti partire dallo stesso presupposto: testi che piacciono davvero agli alunni, testi capaci di accendere il desiderio di leggere. Mi piace sapere che si sta muovendo qualcosa in questa direzione e che sempre più professori si prendano la libertà di adottare per il prossimo anno volumi di questo genere. Finalmente! Ma veniamo a “Leggere per scrivere”. Qui i testi raccolti non sono stati scelti direttamente dagli studenti, ma sono stati in maggioranza testati in classe e apprezzati dagli studenti. I testi più lunghi non superano le quattro pagine. Dunque: testi brevi, brevissimi, e come scrive Guido Armellini nell’introduzione, “saporiti e diversissimi l’uno dall’altro, in modo che ognuna e ognuno ne possa trovare qualcuno, almeno uno, che gli dice qualcosa di bello e importante”. Testi per tutti, in quanto i primi interlocutori sono proprio studenti non italofoni. Testi senza età, perché dagli undici anni in su sono davvero adatti a tutti. E soprattutto testi per leggere, ma anche per scrivere. A partire da un testo, infatti, è sempre più facile affrontare la pagina bianca. Anche il Miur se n’è accorto e nelle nuove tracce di Italiano per l’esame di stato conclusivo del primo ciclo di istruzione si parte sempre da testi o immagini. In “Leggere per scrivere” ogni testo è un’occasione per rileggere, per approfondire e per parlare e scrivere a partire da una o più suggestioni contenute nel testo stesso. L’idea che ci ha mosso è stata proprio quella di raccogliere testi accessibili a tutti ma che nel contempo non perdessero la loro “profondità letteraria”, testi che permettono a una classe di dialogare superando le conoscenze e le competenze pregresse di ogni singolo alunno. È nata così un’antologia “gentile”, come l’ha definita Armellini, che non pretende di far assimilare, che non impone, ma offre a ciascuno il diritto di interpretazione e di parola, il piacere di leggere, immaginare e, se lo si desidera, di condividere. Di antologie “gentili” che guardano alle vere esigenze degli alunni spero ne vengano tante altre. Di certo “Leggere per scrivere” è solo l’inizio di un progetto più rispettoso delle esigenze degli studenti, finalizzato a considerare la lettura come occasione per la vita e non solo per la scuola, stimolo di incontro e confronto, occorrenza per scoprire la profondità dell’esperienza umana e, attraverso la scrittura, di partecipazione attiva.”



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