Al via

Al via

scrivere, ridere, condividere, piangere, lamentarsi, svoltare, trovarsi, ritrovarsi in una riga, svelarsi, scoprire una nuova parola, portarla, gettarla, donarla
sono solo alcuni dei motivi che hanno spinto donne, uomini, ragazze dalle storie più diverse a sfidare il caldo di un aprile inaspettato, in un sabato pieno di sorprese, a mettersi in cerchio ad ascoltare e ad ascoltarsi, la magia dell’atelier.
Ci siamo cimentati nella scrittura seguendo una proposta tratta dal testo di Bruno Munari “Autobiografia”. Mi piace sempre iniziare con quel brano irriverente e faticoso, un’autobiografia mediata in terza persona, come se lo scrittore non parlasse di sé ma di un fratello, di un amico, di un’ombra. Ognuno è stato invitato a raccontarsi agganciandosi a quel modello, forzandolo, violandolo, E poi l’inatteso: il trovare uno spazio personale di raccoglimento nella sala, l’abbandonarsi al fluire della scrittura, il puntello sonoro di un insieme di matite sui cartoncini e al termine l’applauso alla lettura corale.
La prima giornata è andata così imprevedibile, carica di curiosità e aspettative.



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