Ci piace scrivere?

Ci piace scrivere?

In classe abbiamo discusso molto degli esiti del primo sondaggio sui gusti e le abitudini di lettura. I testi sacri continuano ad avere il loro fascino, non lo avrei mai immaginato. Quindi ho somministrato un altro piccolo sondaggio sulla falsariga del precedente, per capire che ruolo ha invece la scrittura nella vita dei miei studenti, donne, uomini e giovanissimi dalle storie più diverse. Anche in questa occasione, carta, forbici e colori! CLICCA QUI!

Non è che l’SMS è la rivincita del dio egizio Theuth, inventore della scrittura? Gli SMS, meglio i whatsapp o i telegram, le e-mail, dopo anni in cui la parola su carta sembrava destinata a rimanere marginale, stanno ridando valore alla scrittura?

Si scrive poco, mi dicono, si scrivono soprattutto messaggi su una delle tante applicazioni di messaggistica, si scrive in maniera veloce, si mescolano le lingue, si usano parole, le si modificano, si tappezzano i testi di segni grafici e sigle. Mi è subito venuto in mente il dubbio ironico di qualche anno fa della professoressa Michela Cortellazzo: “Non è che l’SMS è la rivincita del dio egizio Theuth, inventore della scrittura? Gli SMS, meglio i whatsapp o i telegram, le e-mail, dopo anni in cui la parola su carta sembrava destinata a rimanere marginale, stanno ridando valore alla scrittura?” Quel “si scrive poco”, scelto da 22 studenti, è stato il dato che mi ha interessato di più e le parole di Khamissa sono state illuminanti: “Ci vorrebbero giornate lunghe, ci sono troppe cose da fare. Io scrivo solo sul telefono”. Sono state semplici illuminazioni, immediate, dirette, che meglio di tante altre parole hanno evidenziato ciò che forse manca in molti studenti: l’abitudine alla scrittura, la conoscenza delle diverse tipologie di scrittura, le funzionalità dello scrivere, per raccontare e per descrivere, ma anche per convincere, per analizzare. Scrittura come balsamo per capirsi meglio o per capire meglio l’altro, come piacere, come consolazione.

Ho raccolto tutti questi pensieri, dubbi ed idee. Devo solo iniziare a metterle a posto, a riordinarle, a dare loro un senso prima di iniziare.

Curiosità:

  • Baldini Massimo, Marucci Donatella (a cura di), La parola nella galassia elettronica, Roma: Armando editore, 2005






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