Prima che mi sfugga

Ho letto tutto d’un fiato Prima che mi sfugga, romanzo d’esordio di Anne Pauly (L’orma). I temi della morte delle persone vicine mi sconvolgono sempre, lasciano una traccia pesante nei giorni successivi alla conclusione della lettura. Qui è la morte di un padre distante e per certi versi ingombrante nella sua fisicità e nella gestione delle relazioni, a spingere la scrittrice a ricollocarsi nella storia, a ridefinire e forse a meglio cogliere i corti circuiti che si ingenerano in ogni relazione familiare. Alcune pagine sono liriche, soprattutto quelle delle lunghe liste di oggetti che fanno trasparire emozioni e spaccati di vita più di lunghe e verbose descrizioni.
Rimando al bell’intervento di Lisa Bentini, pubblicato su Il manifesto dal titolo Se la perdita è capace di liberare la scrittura.
Se la perdita è capace di liberare la scrittura | il manifesto
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