Il sari verde

Il sari verde di Ananda Devi è un romanzo sconvolgente, una lettura che cattura sin dalle prime pagine e non lascia indifferenti. La storia si concentra sugli ultimi giorni di vita di un uomo che si fa chiamare semplicemente dokter — il dottore — di cui non conosciamo il vero nome, che, attraverso un lungo e allucinato monologo interiore, ci conduce nei meandri oscuri della sua mente e della sua storia familiare.
Poco alla volta, emergono frammenti del suo passato e del rapporto malato e violento che ha instaurato con le tre donne della sua vita: la moglie, la figlia Kitty e la nipote Malika, tutte vittime, in modi diversi, della sua brutalità, del suo autoritarismo e di una visione patriarcale e distorta dei ruoli di genere, che lui continua a difendere con orgoglio e arroganza.
In questo clima soffocante, solo Malika, la nipote, sembra avere la forza di rompere il ciclo della violenza: è lei l’unica a opporsi con consapevolezza al retaggio patriarcale che ha segnato le generazioni precedenti.
La scrittura di Ananda Devi è spietata, frammentata, intensa. Una lingua cruda, a tratti disturbante, ma profondamente necessaria.