Eredità

Eredità

Un’attività rompighiaccio utile per presentare sé stessi nasce dalla lettura di un brano tratto da “I ricordi” di Marco Aurelio, nel quale l’imperatore romano elenca una serie di comportamenti, oggetti e tic ereditati – ci piace forse crederlo – da parenti e familiari. Si tratta di un semplice esercizio che spinge i partecipanti a osservarsi, a ripensarsi, a individuare connessioni non sempre esplicitate. Se il testo risulta complesso, spesso associo alla lettura un testo simile scritto da un partecipante a un diverso laboratorio. 

Ne escono ritratti comici e dolorosi, attraverso aspetti che vengono enfatizzati e altri che magari prima si cercava di tenere nascosti.

Nel flusso della lettura corale, rilevo due testi: uno di Stefania, studentessa giovane e curiosissima, e l’altro di Alina.

Da mia madre: la benevolenza, l’essere cortese ed eccessivamente empatica verso il prossimo, l’insicurezza, l’essere in grado di apprezzare ogni piccola cosa e sorriderci sopra.

Da mio padre: la caparbietà, ottimizzata a modo mio, la permalosità e un po’ di orgoglio, che vive smarrito senza arrecare danni.

Da mio zio: la propensione verso la simpatia, intrattenere conversazioni senza prendere una pausa da una parola e l’altra, creando una lieve confusione tra i vari discorsi. 

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Da mia nonna ho preso l’essere gentile con tutte le persone, aiutare sempre gli altri, ascoltare le persone, avere fede, prendermi cura del prossimo, la bontà d’animo.

Da mio nonno ho preso la laboriosità, l’amore per gli animali e la natura, essere sempre onesta e fedele.

Da mia zia, la sorella di mia madre, ho preso, la passione per l’uncinetto e per il lavoro a maglia.

Da mia mamma ho preso il colore degli occhi che cambiano in base al tempo da azzurro a verde, il colore dei capelli, la gentilezza, l’ospitalità, l’amore per i bambini – infatti non per niente ho tre figli -, l’essere simpatica, saper affrontare le difficoltà.

Da mio padre ho preso l’ambizione, l’impulsività, l’amore per i libri, la memoria visiva e l’aspetto fisico.

Tutti questi pregi e difetti mi hanno aiutata ad affrontare momenti difficili e grazie a loro sono la persona che sono oggi.