Ricetta n. 9 -Ricette per il male all’anima

Ricetta n. 9 -Ricette per il male all’anima
In questo periodo di chiusura forzata, una delle attività che accomuna tutti è la preparazione dei cibi. Da sempre l’alimentazione si presta a numerose attività di confronto e scambio interculturale, di conoscenza e di sviluppo linguistico. Anche per questo motivo ho deciso di proporre, in una classe così eterogenea, uno dei brani tratti da Casalinghitudine di Clara Sereni. Si tratta di una raccolta di ricette di cucina che, nelle mani sapienti della scrittrice, diventa occasione di racconto, tessuto testuale, memoria di affetti e relazioni. Ingredienti: un pc, una videocamera, il testo Pasta e fagioli di Clara Sereni, una serie di immagini evocative di cibi del mondo, le bellissime food map di Henry Heargraves e della  food stylist Caitlin Levin, la voglia di condividere un’esperienza, un ricordo. Leggo il testo e una semplice ricetta, rievoca un frammento di memoria, un incontro, un periodo. Alcuni passaggi del brano smuovono mormorii. L’intimità dei due protagonisti fa nascere un dibattito sul valore dell’amicizia e sull’esistenza di un sodalizio amicale fra uomo e donna, negato dai più. Rileggiamo il testo più volte, è un processo necessario per afferrare alcune immagini ed espressioni (Vai a vivere da sola, non sai cosa significhi campare di pasta e fagioli; I fagioli divennero la mia bandiera, Che vendetta per i cannellini di mio padre). Poi è scrittura libera per tutti. Per ovvie ragioni di spazio, inserisco solo alcuni estratti di scritture intensissime e golosissime.
  • Ricetta per bocche affamate di Junet.
Quando avevo 12 anni, tornavo da scuola molto affamata perché non mi piaceva il cibo che ci davano. Tornavo insieme ad una mia amica che era molto magra, ma mangiava veramente tanto e mi chiedeva sempre di farle riso e pollo, la ricetta era semplice e veloce.  Devi prendere dei pezzetti di pollo e farli rosolare insieme alla cipolla a fuoco lento, la cipolla non deve bruciare perché cambia il sapore. Bisogna aggiungere due bicchieri di acqua, un cucchiaio di vino bianco e salare a piacere, poi cuocere per 10 minuti. Quando il pollo è visibilmente cotto si aggiunge il riso;  io lo cuocevo in pentola a pressione per 5 minuti. La mia amica mi chiedeva sempre di mettere due fette di formaggio e farle sciogliere con il vapore del riso.  0ggi le cucinerei un altro piatto, magari la pasta visto che vivo in Italia e ho imparato un po’ della cucina italiana, ma questo piatto mi è rimasto nel cuore perché avevo 12 anni e in quei tempi riuscire a fare qualsiasi ricetta era un successo.
  • Ricetta per sconfiggere l’ansia di Eduardo.
Ingredienti: fagioli neri e riso. Procedimento: I fagioli vengono cucinati nella pentola a pressione. Dopo che sono cotti i fagioli, si frigge una cipolla media e un aglio per tre minuti, si aggiunge sale quanto basta.  Nel frattempo si mette l’acqua a bollire, si aggiunge il riso per 12 minuti. Quando è cotto, si scola il riso e lo si condisce. Avevo 15 anni, mi allenavo per il campionato nazionale di karate. Stavo a dieta rigida per mantenere il peso, il peso consentito non poteva superare gli 80 chili. La benedetta dieta mi faceva entrare in ansia, avevo sempre mal di testa, ero di cattivo umore e tremavo ogni volta che vedevo un dolce. Ogni mattina mi alzavo presto per fare colazione, un po’ di pane integrale, caffè senza zucchero. Ero triste mentre guardavo la colazione dei miei fratelli: fagioli fritti con l’arepa di mais. Il mio pensiero viaggiava e mi portava sempre all’odore dei fagioli neri. Non vedevo l’ora che arrivasse la fine di quel campionato e finisse la benedetta dieta per poter sprofondare la faccia in un piatto di fagioli conditi con la  cipolla, l’aglio fritto e il sale.
  • Biriani di Priha.
Ingredienti: un pollo tagliato in 8 parti, 200 g di riso basmati (a chicco lungo), 2 pomodori ramati, 1 yogurt bianco magro, 3 cipolle, 1 spicchio d’aglio, zenzero in polvere, peperoncino, coriandolo, una bustina di zafferano, sale. Preparazione: Lavare e tagliare le cipolle e i pomodori. Mettere il tutto in una padella insieme all’aglio, al coriandolo, allo zenzero e al peperoncino. Aggiungere poi il pollo e lo yogurt e cuocere coperto a fuoco medio per circa 30 minuti. Nel frattempo cuocere il riso in abbondante acqua salata. Lasciare la cottura al dente, scolare e passare in acqua fredda per qualche minuto. Aggiungere il pollo. Infine una spruzzata di zafferano, sciolto in mezzo bicchiere di acqua calda; amalgamare e cuocere altri 15 minuti coperto a fuoco moderato. Servire il pollo biryani accompagnandolo con un cucchiaio di riso. Amo molto questa ricetta. Ogni volta che la preparo, mi piace ascoltare qualche canzone tradizionale del mio paese e la mente vola, non rimane qui, ma va lontano, nel paese delle acque e dei fiumi (il Bangladesh), delle persone care. Quando ho preparato tutto faccio una foto e la posto sui social e aspetto i commenti degli amici e dei parenti lontani che non scorderò mai, che porto sempre con me ogni volta che assaggio e gusto un cucchiaio di biryani. Curiosità: C. Sereni, Casalinghitudine, Torino: Einaudi, 1987 L. Bentini, A. Borri, Leggere per scrivere, Torino: Loescher, 2016. Photo by Raul Cacho Oses on Unsplash


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